Con il metodo internazionale Learning by playing i bambini e gli adolescenti di tutte le età possono imparare a programmare. Gli stessi concetti fondamentali come sequenze, astrazione, ripetizione, dichiarazioni condizionali, loop e funzioni possono essere introdotti ai bambini di qualsiasi età o livello di esperienza, utilizzando un approccio fatto di attività e di giochi già presenti nella loro vita. 

È fondamentale, per l’apprendimento, che lezioni siano divertenti, stimolanti e che tirino fuori la creatività degli alunni.
Ad esempio, il concetto di sequenza può essere introdotto chiedendo loro come si vestono, altri concetti possono essere introdotti utilizzando schede attività, Lego, mattoncini, carte.

Si comincia poi ad utilizzare strumenti come Scratch (messo a punto dal MIT di Boston) o Minecraft Education per introdurre concetti più avanzati sempre con un approccio ludico e fortemente visivo. Ragazzi più grandi possono scrivere codice in Python, HTML o programmare dei robot.

L’approccio è sempre modulato in base alla fascia d’età, privilegiando attività manuali e “unplugged” per i più piccoli.

Studi confermano che i videogiochi favoriscono l’apprendimento.  La ricerca effettuata a tal proposito ha mostrato che, nei giochi d’azione gestionali e di strategia, il giocatore deve gestire molte informazioni in contemporanea e questo lo porterebbe a sviluppare una maggiore flessibilità a livello cognitivo. Da qui il nome del metodo internazionale  Learning by playing.